Terra

Dal punto di vista geologico, il territorio della Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio appartiene al lembo sud -orientale del grande Distretto Vulcanico Atesino, un vasto deposito di vulcaniti del Permiano inferiore ossia di porfido. 

Il porfido è una roccia ignea effusiva dall'aspetto "rossastro" con fenocristalli immersi in una pasta di fondo microcristallina o vetrosa. Nello specifico, il porfido che si trova in quest'area è costituito principalmente da riolite e la massa di fondo si presenta a grana fine, a volte di colore rossastro per la presenza di ferro e cristalli di quarzo e feldspato potassico abbastanza grossi. 
I paesaggi legati al porfido con il suo caratteristico "aspetto rossastro" sono tipici. Alle quote medio-alte, il paesaggio che si osserva è un mosaico assai variegato di boschi frammisti a brughiere e arbusteti, con pietraie e piccole pareti rocciose. Qua e là si incontrano lembi di praterie, in genere collocate nei dintorni di edifici. Ciò però che rende davvero unico e prezioso questo territorio sono le diverse zone umide (molinieti e torbiere) e i piccoli laghi. Alle quote medio-alte, i luoghi sono in genere poco frequentati, spesso impervi e selvaggi, da sempre poco popolati e, fortunatamente, rimasti estranei alle forme più consumistiche e impattanti del turismo montano. 
In molti luoghi le superfici rocciose mostrano il caratteristico aspetto montonato, testimonianza del modellamento glaciale che le ha ricoperte di striature e scalfitture spesso ben evidenti.

Le Cave e l’uso del porfido

Caratteristica del porfido è la sua compattezza, resistenza e durezza. Questo ne ha fatto un ottimo materiale da costruzione ampiamente utilizzato in Valle di Cembra per la costruzione di centinaia di km di terrazzamenti e per la costruzione degli edifici storici dei paesi. Un’altra caratteristica del porfido è quella di sfaldarsi in lastre più o meno sottili sulla base di piani di debolezza della roccia che si sono creati in seguito al brusco raffreddamento e solidificazione dei materiali incandescenti espulsi dalla terra. Questo lo ha reso un materiale resistente e al contempo lavorabile per la produzione di lastre utilizzate soprattutto per le coperture dei tetti delle abitazioni e di cubetti per la pavimentazione di strade e piazze. L’estrazione del porfido avviene in cave che in alcune zone della valle hanno raggiunto dimensioni notevoli andando a connotare fortemente il paesaggio circostante così come l’economia locale.

Porfido e agricoltura

Caratteristica dei terreni porfirici e quella di essere tendenzialmente acidi. Questa caratteristica ha fatto sì che alcune piante trovassero qui il loro ambiente ideale di crescita.
Oltre alla vite che trasmette alle uve e al vino una spiccata mineralità e sapidità dovuta al substrato porfirico su cui cresce, il castagno trova in valle il luogo ideale di crescita ed era un tempo molto diffuso. Oggi la presenza di castagni e soprattutto di castagneti da frutto, si è molto ridotta con il cambiamento dell’economia agricola anche se si assiste a una riscoperta di questa coltivazione e a una sempre maggiore attenzione al recupero di antiche piante centenarie che un tempo circondavano i paesi. Un'altra coltivazione che apprezza particolarmente i substrati porfirici è quella del mirtillo e dei piccoli frutti che sono coltivati in particolare nella porzione medio alta della Valle.