
Il Lago Santo e la torbiera del Lagabrun
Rilassante escursione tra i boschi di abete, betulla e faggio sul Dossone di Cembra, scoprendo il suggestivo Roccol del Sauch
Dalla torbiera del Lagabrun, imbocchiamo il sentiero SAT E409A in direzione Pozze - Passo della Crocola che porta al Rifugio Sauch. Poco prima del rifugio, non possiamo non fermarci a visitare il suggestivo Roccolo del Sauch: un sistema antichissimo e sofisticato per la cattura degli uccelli attraverso una complessa costruzione vegetale.
Dopo una sosta ristorativa al Rifugio Sauch, riprendiamo il nostro percorso seguendo dapprima una strada sterrata nel bosco e poi il sentiero SAT E409 in direzione Baita forestale fino alla località Zise, sopra l'abitato di Ponciach (Faver). Qui imbocchiamo il sentiero SAT 415 (Sentiero europeo E5) che ci porta verso le località Vegiose e Val Fredata, fino a rientrare al Lago Santo.
Il Lago Santo è uno splendido lago di origine glaciale situato a 1200 m, in uno scenario dominato dai boschi misti di abete, betulla e faggio, che ricorda molto i paesaggi nordici. Il suo nome è legato a una suggestiva leggenda: si narra che un tempo, dove ora si trova il lago, ci fosse un terreno oggetto di feroci liti tra gli eredi, tanto che uno di loro, esasperato, auspicò che diventasse un lago. Da quel momento l’acqua cominciò a salire. Gli abitanti di Cembra, preoccupati per il pericolo incombente, si recarono in pellegrinaggio al terreno e quando il parroco vi gettò l’anello della Madonna, l’acqua si placò.
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